Nell’epoca delle fake news, del clickbaiting e della post-verità, fare un’informazione completa, pulita e leale è diventato perlopiù una vocazione. Le nuove tecnologie permettono a chiunque di arrivare velocemente a una notizia, senza passare necessariamente dal luogo in cui è avvenuto il fatto o attraverso fonti dirette e attendibili. Tutti processi che, nel tempo, hanno portato la figura del giornalista a essere circondata di un’aurea di diffidenza.
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Pablo Trincia, non essere mai uguale a te stesso
Nasci a Lipsia, in Germania, da padre italiano e madre iraniana. Hai il nome del celebre poeta cileno Neruda. Ti trasferisci a Milano, ancora piccolo, con la famiglia. Studi lingue e letterature africane alla School of Oriental and African Studies di Londra. Insomma, se qualcuno avesse ancora dei dubbi nel classificarti tra i più internazionali dei cittadini del mondo, sarebbe un pazzo.
Gianni Merlo, il web journalism e il pericolo dei social network
Una vita passata sulle piste di atletica. Prima in corsia, dove da ragazzo eccelleva nei 400 metri, poi a bordopista, dove, taccuino alla mano, raccontava da vicino le emozioni e i personaggi di uno sport che in Italia, a cavallo tra gli Anni ’70 e ’80, ci ha visto tra i più forti al Mondo. Continua a leggere